Sant’Angelo Lodigiano, in provincia di Lodi, è il paese natio di Santa Francesca Saverio Cabrini, fondatrice dell’Ordine delle Suore Missionarie del Sacro Cuore di Gesù e patrona dei migranti, a cui è dedicata la stazione Centrale di Milano.
Patrona dei migranti perché, su ordine del Papa di allora, Leone XIII, nel 1889 raggiunse gli Stati Uniti d’America per prestare assistenza agli immigrati italiani.
Non si fermò solo alla costa, ma penetrò all’interno del continente, conoscendo, benedicendo e convertendo tribù alle quali nessun bianco si era mai accostato. Imparò lo spagnolo e a cavalcare a dorso di mulo per superare i valichi più impervi persino in Sud America.
Operò in altri 7 paesi con 80 istituti dove costruì asili, scuole, convitti per studentesse, orfanotrofi, case di riposo per laiche e religiose, ospedali a New York e Chicago: i Columbus Hospital.
Il motto di Santa Francesca Saverio Cabrini era:
Tutto posso in Colui che mi dà forza!
Oggi, nonostante le difficoltà dovute al SARS-COVID-2, la Luce di Betlemme, conservata da Adulti Scout di Lecco, è giunta anche qui, grazie alla locale Comunità MASCI che l’ha recuperata a sua volta a Como.
Abbiamo iniziato a distribuirla all’Ospedale locale nelle mani di Roberto, che cura la cappella ospedaliera e di un’infermiera che li presta la sua opera
Successivamente, nonostante la Comunità sia costituita da solo 7 Adulti Scout, ci siamo impegnati a distribuirla contemporaneamente, prendendo spunto dal motto della Santa:
- alla Basilica del paese, intitolata alla Santa ed al co-patrono del paese Sant’Antonio Abate;
- all’Oratorio dedicato a San Luigi Gonzaga
- e, in collaborazione con AGESCI, alla Chiesa Parrocchiale di San Rocco, molto attiva sul fronte dell’accoglienza dell’immigrazione:
Successivamente la Comunità ha portato la luce alla locale Casa di Riposo dedicata alla Santa, con la Speranza di portare sollievo in questa difficile situazione agli ospiti
Nei giorni successivi abbiamo consegnato la Luce al Magister della Comunità di Lodi 1 e l’abbiamo portata agli estremi confini della Diocesi di Lodi, nella frazione Nosadello del comune di Pandino, in provincia di Cremona.