“Il riposo è diventato qualcosa di blasfemo perché visto come un riprendere le forze per ritornare a lavorare.
Ma questo è cosa bestiale dove l’animale riposa per potere riprendere a galoppare o a tirare l’aratro.
In verità è il lavoro a dovere essere finalizzato al riposo e non il riposo al lavoro.
La contemplazione non è cosa da gente che non ha nulla da fare, la contemplazione è ritornare a sentire il battito della terra e ascoltare la bellezza di questo cuore che vive per noi.
Il battito della terra è il battito del cuore del Creatore: vive per noi.
Ritornare a sentirlo e ad ascoltarlo, a contemplarlo, è un atto di benevolenza per la nostra vita, per il bene dei nostri fratelli.
Ascoltare e contemplare tale battito ci riapre alla bellezza e alla centralità della compassione.
Compassione non come “mi fai compassione”, ma come sento com-passione, sento come senti tu, so ancora mettermi nei tuoi panni.
Atto non per nulla secondario, ma prioritario se si vuole sapere ascoltare le voci del mondo, compreso il prossimo, e arricchirci della bellezza dello stesso”.
(Padre Giovanni Nicòli – Dehoniano)
Buona estate e buon riposo a tutti!